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Hdd activity indicator w/ power ledsRealizzato a: maggio 2004
Questo semplice circuito va a sostituire il led indicatore di attività del disco rigido. Questo circuito tiene acceso un gruppo di Led normalmente; in caso di attività dell'hard disk, spegne questo gruppo e ne accende un altro, illuminando ogni cosa di un colore o dell'altro. Io l'ho realizzato con 4 led blu e due verdi a riposo e 4 led spider rossi (ad alto flusso, di forma quadrata, con lente diffondente, assorbono 70 mA, luminosissimi) in caso di attività di hard disk. Semplice e geniale. Il progetto non è mio, ma di Macroman, che si è ispirato ad un'idea di
Clive. L'ho trovato su Bit-Tech.net
alla pagina /article/58/.
Sul sito trovate lo schema elettrico e consigli di costruzione, scritti in maniera
superba (però in inglese :-).
Per collegarmi al connettore per il led originale, sulla scheda madre, ho utilizzato un cavetto proveniente da un vecchio case, con anche la dicitura sopra "HDD led", per far sembrare tutto professionale. Un'alternativa è comprare gli header femmina, in vendita in strip da 40 posti in un negozio di elettronica, tagliarli nella misura voluta (solo 2 connettori) e saldarci sopra il proprio cavetto. Macromen ha collegato ogni led con una coppia di fili alla basetta col circuito, in modo da poterli liberamente posizionare in giro per il case. Io ho preferito montare tutti i led sulla basetta, perché ho già troppi fili in giro per il PC, ho solo avuto cura di orientarli verso direzioni diverse per fare più luce. Macromen suggerisce di montare il circuito in un contenitore di plastica per evitare corto-circuiti. Io ho utilizzato una soluzione meno raffinata, ma più sbrigativa: una volta accertatomi che il circuito funzionava a dovere, ho affogato il lato piste nella colla termica. Nella remota possibilità che voglia modificare il circuito, avrò non poche difficoltà, anche se a volte la colla termica riesce a staccarsi tutta insieme così come la si è incollata. Non so se ho fatto bene, in effetti. Per montare la schedina sul case ho utilizzato dei distanziatori esagonali da 5 mm di altezza, filettati, con filettatura M3 (la più diffusa e utilizzata in questi piccoli oggettini). Ho sfruttato i fori già presenti sul case, ma farne di nuovi sarebbe stato ugualmente facile. Due soli punti di ancoraggi sono sufficienti per una basetta così piccola. Ho pensato ad un interessante sviluppo per questo circuito. Nella versione originale
occorre scollegare il led originale del case. E' banale aggiungere la possibilità di
collegare il led originale a questo circuito: basta aggiungere un connettore sulla scheda
(vendono anche questi in strip da 40 poli da tagliare a misura), e aggiungere
un altro led allo schema elettrico. Questa soluzione permette di collegare in cascata
più schede attivate dall'attività dell'hard-disk, un mod abbastanza in voga.
Il circuito è semplice e geniale. Un fotoaccoppatore (led e fototransistor racchiusi in un unico contenitore) è collegato dal lato led all'header della scheda madre originale, così la scheda madre vedrà un led a tutti gli effetti. Non si rischia di rompere niente, a meno che non si sbagliano a collegare i fili nel posto sbagliato sulla basetta che si va a costruire. Dal lato fototransistor, invece, i fotoaccoppiatori sono collegati così: l'emettitore a massa, e il collettore ad una resistenza di pull-up da 10 kOhm verso alimentazione positiva. Il valore scelto per la resistenza non è critico. Il fototransistor presenterà impedenza tra collettore ed emettitore elevata quando non illuminato, e bassa quando illuminato, quindi all'uscita del fotoaccoppiatore avremo poco meno della tensione di alimentazione senza attività di hard disk (grazie alla resistenza di pull-up che ci collega verso alimentazione) e poco più di 0 volt in caso di attività di hard disk (grazie al fototransistor che ci collega verso massa). Quattro ingressi di un ULN2803, (un array di 8 transistor darlington da 500 mA), sono collegati a questo punto del circuito. L'array di transistor accenderà dunque i Led blu, ponendo il loro catodo a massa, quando l'hard disk è a riposo. Gli altri 4 ingressi dell'ULN2803 sono collegati ad un'altra resistenza di pull-up verso positivo, che terrebbe accesi i red rossi sempre, se non fosse per il diodo, che porta a massa i quattro ingressi superiori quando i led blu sono accesi. Perché un diodo e non un semplice collegamento? Perché il diodo conduce solo in un verso la corrente. Avendo a disposizione 12 Volt, si possono collegare su ogni uscita dell'ULN2803 1,2,3 led blu/bianchi/viola, o anche 4,5,6 led tradizionali, poiché le cadute di tensione di questi tipi di led sono tipicamente di 3 e di 1,5 volt rispettivamente. Dò per scontato che abbiate già letto ovunque come calcolare queste resistenze, comunque la formula è: Tensione di alimentazione meno cadute sui led, tutto diviso corrente da farci scorrere dentro. Per esempio: alimentazione 12V, led blu tensione nominale 3V corrente nominale 20 mA, due led blu in serie sul canale: caduta 6V. 12V - 6V = 6V / 0,020A = 300 ohm; sceglierò la resistenza di valore commerciale più prossimo, per eccesso (se la scegliessi per difetto potrei forzare i led), quindi 330 ohm. Ricordo che le resistenze commerciali della serie E12 sono disponibili nei 12 valori 1,0 1,2 1,5 1,8 2,2 2,7 3,3 3,9 4,7 5,6 6,8 8,2 ohm, e gli stessi moltiplicati per 1, 10, 100, 1.000, 10.000, 100.000, 1.000.000: sono 12 valori per ognuno dei 7 ordini di grandezza, quindi 84 valori differenti. |